Microsoft cambia le politiche di supporto per Windows 10 ed Office 365

Windows 10

Grandi novità attendono gli utenti di Windows 10 ed Office, su uno dei temi che dal rilascio dell’ultimo sistema operativo di casa Microsoft ha sicuramente creato un po’ di confusione ma ha anche creato un po’ di scompiglio nei piani dei reparti IT. Fino a Windows 10, la strategia di lascio dei sistemi operativi era abbastanza chiara e prevedeva un nuovo arrivo ogni 3 anni, con un supporto garantito per 5 anni  con l’aggiunta di altri 5 anni in caso di Extended Support.

Windows 10 ha portato il supporto ufficiale a 18 mesi per ogni build, che viene rilasciata ogni 6 mesi. Questo significa dover aggiornare i propri client entro quella finestra per non perdere il supporto tecnico, oltre che il rilascio delle patch di sicurezza. La cosa ha sicuramente senso per obbligare le aziende ad essere sempre aggiornate sotto il punto di vista della sicurezza ma in certi ambienti questo ha portato a diversi problemi, perchè non è sempre possibile seguire questo corso; esistono applicazioni che devono essere certificate e che a volte non fanno in tempo ad essere pronte, che una nuova build viene rilasciata. A tal proposito è stata rilasciata la Long Term, supportata per 10 anni, ma quest’ultima non porta in dote tutte le feature delle ultime release e non dispone delle Modern Application.

Per ovviare a questo groviglio di numeri e date, ecco i nuovi modelli di supporti.

Windows 10

Già a febbraio 2018 si era deciso di estendere il supporto delle build da 18 a 24 mesi, mentre da oggi tutte le build rilasciate dalla versione 1607 alla versione 1803 saranno supportate per 30 mesi. A partire dalla 1809, la prossima build in arrivo, tutti i rilasci che avverranno a settembre, saranno supportati per 30 mesi mentre tutti i rilasci effettuati a marzo (come la 1903) avranno un supporto di 18 mesi. Il perchè di questa scelta è da trovarsi probabilmente nel fatto che la release di fine anno è più corposa rispetto a quella di inizio anno.

Queste modifiche saranno valide solo per le versioni Enterprise ed Educational, mentre le versioni Professional rimarranno con un supporto a 18 mesi.

Per chi pensa che questa possa essere una strategia errata, magari ignora che alcune distro Linux seguono già un corso simile e quindi l’allineamento non è una cosa assurda, anche in un’ottica in cui Windows 10 integra il subsystem Linux.

Windows 7

Il 2020, gennaio per l’esattezza, rimane la data ufficiale la fine del supporto esteso ma dato che molte aziende non saranno capaci di garantire questa data, per ultimare le migrazioni, ecco arrivare un grosso salvagente da parte di Microsoft, che introdurrà un Extended Security Updates. Il pacchetto sarà disponibile fino a 3 anni, fino a gennaio 2023, con pagamento che aumenterà ogni anno, e si pagherà per numero di device. Potranno accedere a questa soluzione solo le aziende con SKU Professional ed Enterprise che già dispongono di una Volume Licensing.

Office 365

Office 365 ProPlus sarà utilizzabile all’interno di Windows 8.1 fino al 2023, mentre su Windows Server 2016 il supporto è garantito fino al 2025. Fino a poco tempo fa, il supporto sarebbe dovuto terminare al 2020. Stesso discorso per Office 2016 che, sempre nel 2020, avrebbe dovuto perdere la sua capacità di collegarsi ai servizi Office 365, mentre la nuova data vede uno slittamento al 2023.

Anche gli utenti Windows 7, che adotteranno l’Extended Security Updates, potranno beneficiare di un supporto più ampio di Office 365 ProPlus fino a gennaio 2023.

Ancora una volta viene dimostrato l’impegno di Microsoft di aiutare le aziende a migrare i propri client, per renderli più sicuri, verso le nuove piattaforme senza avere troppa fretta ma al contempo, iniziando a pianificare nel modo corretto il passaggio verso le nuove soluzioni proposte.