Azure Site Recovery: Implementazione Stand-Alone su Hyper-V

Microsoft Azure

Autore: Nicola Ferrini

 

In questo articolo verrà mostrato come configurare Azure Site Recovery in ambienti stand-alone collegato ad un host Hyper-V. Per chi volesse approfondire la tecnologia, e la modalità di implementazione con System Center 2012 R2 Virtual Machine Manager, vi rimando a questo articolo Azure Site Recovery: Overview ed Implementazione.

 

Azure Site Recovery è in grado di offrire una soluzione di Disaster Recovery che permette di replicare il proprio ambiente virtuale basato su Hyper-V, con estrema semplicità e sicurezza verso un sito secondario ospitato in Microsoft Azure. Questo tipo di soluzione apre finalmente la strada ad Azure Site Recovery per le PMI, in quanto prima era necessario utilizzare Virtual Machine Manager per avere questo tipo di soluzione di disaster recovery.

 

Per iniziare è necessario creare un Nuovo insieme di Credenziali per Site Recovery, come mostrato nella figura 1.

 

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Figura 1 – Creazione Credenziali per Site Recovery

 

Dopo aver scelto il nome e l’area dove vogliamo creare la nostra Vault, possiamo configurare il tipo di ripristino, scegliendo dal menù a tendina la voce Tra un sito Hyper-V locale e Azure e successivamente cliccare sul link Crea il sito Hyper-V, come mostrato nella figura 2.

 

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Figura 2 – Configurazione del Tipo di Ripristino

 

Dopo aver specificato il nome del sito Hyper-V, e atteso la sua creazione, possiamo passare al secondo passaggio Preparare i server Hyper-V – figura 3 –  andando a scaricare il file della chiave di registrazione e la versione più recente del provider di Microsoft Azure Site Recovery per Hyper-V, che dovremo eseguire su ogni server Hyper-V, e registrare il server usando la chiave. In caso di voglia proteggere un cluster Hyper-V, l’installazione va eseguita per ogni singolo nodo.

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Figura 3 –  Preparare i Server Hyper-V

 

Cliccando su Scaricare una chiave di registrazione, figura 4, sarà possibile scaricare un file che contiene il certificato ed il meccanismo di autenticazione verso la Vault che renderà sicure le nostre comunicazioni e cifrerà il traffico di replica verso il Cloud Azure.

 

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Figura 4 – Download della chiave di registrazione

 

NB: Conservate la chiave in luogo sicuro perché chiunque ne venga in possesso avrà accesso alla vostra Vault.

 

Nel terzo passaggio dobbiamo creare uno storage account. È necessario disporre di un account di archiviazione di Azure con ridondanza geografica abilitata e di una rete di Azure che si trova nella stessa area dell’insieme di credenziali. La figura 5 mostra la creazione rapida di un account di archiviazione.

 

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Figura 5 – Creazione Rapida di un Account di Archiviazione

 

Terminata la creazione dell’account di archiviazione potete creare una nuova Rete Virtuale che verrà utilizzata per i test di Failover. Durante la creazione della rete potete scegliere lo spazio degli indirizzi da utilizzare durante il failover, come mostrato nella figura 6.

 

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Figura 6 – Configurazione Rete Virtuale

 

Prima di procedere al quarto passaggio, Creare e configurare il gruppo di protezione, è necessario installare sul nostro server Hyper-V il Microsoft Azure Site Recovery Provider. Pertanto sul nostro host Hyper-V lanciamo il setup del provider che abbiamo precedentemente scaricato, terminata l’installazione dell’Azure Recovery Services Agent e dell’Azure Recovery Provider verrà data conferma come mostra la figura 7.

 

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Figura 7 – Installazione del Provider Completata

 

Cliccando sul tasto Continue partirà il wizard di configurazione e dovremo inserire la chiave di registrazione che abbiamo precedentemente scaricato dal portale di Azure Site Recovery, come mostrato nella figura 8.

 

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Figura 8 – Wizard di Registrazione del Provider

 

A questo punto le informazioni contenute nel file .VaultCredentials permettono di poter stabilire una connessione protetta tra il nostro Hyper-V e l’Azure Recovery Vault.

 

Il passaggio successivo consiste nel tornare al portale di Azure per Creare e configurare il gruppo di protezione. I gruppi di protezione consentono di raggruppare macchine virtuali con requisiti di protezione comuni. Cliccando sul link Crea il gruppo di protezione possiamo specificare le impostazioni del gruppo di protezione, come ad esempio il nome e l’account di protezione (storage), come mostrato nella figura 9.

 

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Figura 9 – Impostazioni del Gruppo di Protezione

 

Nel passaggio successivo configuriamo le impostazioni di replica di Hyper-V. Possiamo decidere quale sarà la frequenza di replica, scegliendola tra 30 secondi, 5 minuti e 30 minuti, quanti saranno i punti di ripristino del sistema e con quale frequenza fare degli snapshot che siano coerenti con le applicazioni. Infine possiamo scegliere quando iniziare a replicare i dati, come mostrato nella figura 10.

 

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Figura 10 – Impostazioni della Replica

 

Terminata la creazione del Gruppo di protezione possiamo passare al quinto passaggio, ovvero Proteggere le Macchine Virtuali. Dopo aver selezionato il Gruppo di protezione creato, clicchiamo su Aggiungi macchine virtuali. Poiché il nostro server Hyper-V si sincronizza con il Gruppo di Protezione, grazie all’agent che abbiamo installato, ci verranno immediatamente mostrate tutte le VM presenti sul nostro host. A questo punto possiamo scegliere la macchina virtuale da proteggere, il tipo di sistema operativo e quale disco contiene il sistema operativo, nel caso in cui la VM abbia più dischi virtuali collegati, come mostrato nella figura 11.

 

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Figura 11 – Protezione della macchina virtuale

 

Conclusa questa fase, inizierà la replica della macchina virtuale nello Storage che abbiamo indicato. Questa operazione potrebbe durare alcune ore, a seconda della velocità di upload e della dimensione del disco che state replicando. Potete cliccare sul link Processi per visualizzare le operazioni in corso, come mostrato nella figura 12.

 

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Figura 12 – operazioni eseguite durante la protezione della VM

 

Terminata la replica, sarà possibile cliccare sul nome della macchina virtuale e modificarne le configurazioni. Ad esempio possiamo scegliere che nome avrà la macchina su Azure, la dimensione o la rete virtuale a cui deve essere connessa. Io ho collegato la mia macchina alla Rete virtuale con cui sono connesso alla mia azienda (VPN Site-to-Site), come mostrato nella figura 13.

 

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Figura 13 – Configurazione della VM protetta

 

Selezionando la macchina nel vostro Hyper-V Manager, cliccando sulla scheda Replication vedrete che la macchina si sta replicando con Azure, come mostra la figura 14.

 

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Figura 14 – Hyper-V Manager Replica della VM

 

In pochissimi passaggi abbiamo creato il nostro sito di Disaster Recovery!

 

Test Failover

Per verificare che tutto sia andato a buon fine è necessario fare un test. Pertanto vi basta selezionare la macchina che volete testare e cliccare sul pulsante Failover di Test, come mostrato nella figura 15.

 

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Figura 15 – Failover di Test

 

Una volta che avrete scelto a quale rete volete collegare la macchina virtuale dopo che verrà avviata, potrete visualizzare tutte le operazioni del Failover di test cliccando sulla voce Processi, come mostrato nella figura 16.

 

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Figura 16 – Test Failover

 

Collegandoci alla macchina virtuale verifichiamo che tutto stia funzionando correttamente e clicchiamo sul pulsante Completa Test per terminare la procedura. La VM appena creata viene a questo punto eliminata dall’elenco delle macchine virtuali ospitate dalla nostra sottoscrizione Azure. La figura 17 mostra il completamento del processo di failover concluso correttamente.

 


Figura 17 – Failover di test completato