Annunciato Azure Stack HCI H20

Azure Stack HCI

Durante Microsoft Inspire, la conferenza dedicata ai partner Microsoft, che quest’anno si sta tenendo totalmente online, è stato fatto un grande annuncio relativo al mondo della virtualizzazione ovvero la presentazione di una nuova SKU chiamata Azure Stack HCI.

In verità il termine Azure Stack HCI non è nuovo, perchè nel 2018 Microsoft ha deciso di cambiare brand alla sua tecnologia di iperconvergenza che fino a Windows Server 2016 si chiamava Windows Server Storage Spaces Direct. Con Windows Server 2019, lo stack viene inteso come un ecosistema di diversi elementi, che comprendevano la parte computazionale, lo storage ed il networking. Tutto però continuava a ruotare attorno a Windows Server, che rimane un carrozzone pesante da muovere se si guarda alla logica di un puro stack di virtualizzazione: da qui parte la rivoluzione!

Azure Stack HCI H20 è una versione dedicata solo alla virtualizzazione di macchine virtuali, che sfrutta sempre il motore di Hyper-V e logiche di Windows Server, eliminando però tutti quei servizi non utili alla causa (es. Active Directory). A livello tecnico questa soluzione era il vero grande “missing point” da parte di Microsoft, che ha sempre dovuto affidarsi a qualcosa di più “complicato” per consentire ai propri clienti di realizzare infrastrutture iperconvergenti; in questo modo, ci si è potuti allineare a soluzione come VMware HCI e Nutanix, ma con dei costi più bassi.

Se si fa un po’ di mente locale, Microsoft ci ha provato in diverse occasioni a creare qualcosa che potesse consentire alle aziende di avere una piattaforma di virtualizzazione con un effort ridotto. Prima con Hyper-V Server e poi con Nano Server, ma entrambe le soluzioni si sono rivelate poco amate dal pubblico.

Le differenze tra Azure Stack HCI e la classica SKU di Windows Server sta in alcuni fattori chiave:

  • Integrazione nativa con Azure: Azure Stack HCI si integra con Microsoft Azure e questo permetterà di gestire l’infrastruttura locale, direttamente da cloud ma non solo
  • Self-Service: proprio grazie al punto precedente, sarà possibile creare deleghe per la creazione di macchine virtuali senza dover usare tool esterni (es. Virtual Machine Manager). Questo aspetto può tornare molto utile per tutti gli IT Admin che hanno la necessità di autorizzare utenti a crearsi oggetti in autonomia
  • Nuovo Stretch Cluster: sarà previsto un nuovo sistema di replica e Disaster Recovery tra sedi dislocate geograficamente, o due armadi rack a 10mt, con possibilità di impostare il failover automatico delle VM
  • Supporto integrato in Azure: questa è forse la cosa più importante tra tutte, perchè oggi il modello di supporto della parte Windows Server è molto costosa. Il prezzo di partenza del supporto è di circa 29 euro/mese
  • Aggiornamento completo dello Stack: grazie alla collaborazione con i vari vendor hardware, la piattaforma verrà aggiornata in tutte le sue componenti, compresi firmware e driver, tra cui il sistema operativo e senza downtime, grazie al servizio di Cluster Aware-Updating già presente in Windows Server

Quindi la domanda potrebbe venire spontanea: cosa succederà ad Hyper-V ed a Windows Server 2021 (o come si chiamerà)? Niente….rimarrano lì dove sono, avranno le stesse funzionalità di Azure Stack HCI, fatta eccezione per alcuni punti sopra citati.

Pricing e Licensing

Azure Stack HCI H20 costerà circa 10 euro/mese per ogni core, dove non esiste un minimo o un massimo acquistabile. Essendo un costo legato al billing di Azure, ci sarà la possibilità di controllare al meglio i costi. La licenza copre tutte le varie funzionalità della soluzione con i relativi aggiornamenti; non sono compresi i costi dei sistemi operativi guest, che dovranno essere acquistati separatamente.

Come detto, Microsoft Azure è un requisito e non un’opzione, ma è chiaro che Azure Stack HCI non è pensato per una piccola azienda con un solo server ma per quelle realtà che devono avere un’infrastruttura in iperconvergenza, facilmente gestibile, scalabile ed integrabile con il cloud.

Windows Admin Center

Chiaramente la gestione dell’intera infrastruttura sarà data in mano a Windows Admin Center, che permetterà di creare la risorsa primaria, gestirla, mantenerla ed amministrarla nel migliore dei modi. La build v2007 contiene già gli elementi per poter iniziare a lavorare con Azure Stack HCI, ma chiaramente il prodotto seguirà la naturale evoluzione della piattaforma. Non mancheranno i supporti per PowerShell, System Center Operations Manager e Virtual Machine Manager, mentre alcuni partner stanno già sviluppando delle estensioni per integrare al meglio i loro prodotti (es. la parte di backup).

Preview e Rilascio

La preview è già disponibile per poter essere testata, senza nessun costo operativo e rimarrà così fin tanto che il prodotto non uscirà dalla fase di prova. Il rilascio ufficiale non è stato ancora annunciato ma molto probabilmente potrebbe arrivare tra la fine del 2020 ed il primo trimestre del 2021. Ricordate che il prodotto non è supportato in produzione, quindi le prove devono essere condotte in ambiente di test.

Get Started

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