Microsoft annuncia Windows Server 2025

Windows Server 2025 What's New

Durante Microsoft Ignite 2023, sono stati fatti tanti annunci per la parte IT, ma tra i più attesi c’era quello legato alla prossima generazione di sistemi operativi server, ovvero Windows Server 2025. Benchè il nome sia diventato ufficiale solo settimana scorsa, tutto aveva lasciato presagire che si sarebbe chiamato così; le avvisaglie le avevamo avute a fine 2023 quando, alcuni MVP, avevano iniziato a testare la Insider Preview che riportava la dicitura Windows Server 2025.

Con questa versione, Microsoft ha voluto ribadire il concetto su quelle che sono le aree di investimento che sono al centro degli sviluppi: virtualizzazione, storage, sicurezza, identity. In questo articolo vedremo le novità più importanti introdotte.

Setup

Cambia la procedura di setup che si avvicina a quella che vedremo, quasi sicuramente, in Windows 12. Niente di particolare ma piccoli ritocchi di miglioramento, per rendere più facile l’installazione del prodotto.

Active Directory

L’ultimo aggiornamento sullo schema di Active Directory si è visto con Windows Server 2016, ma ora con la versione 2025 sta per arrivare un nuovo schema che introduce novità sul campo dell’integrazione della parte identity, ovvero con il processo di sincronizzazione con Entra ID, per quelle che saranno le novità legate alle funzionalità con le identità in cloud.

Non solo novità sullo schema, ma anche l’eliminazione di NTLMv1, passaggio a TLS 1.3 ed una sicurezza sempre più elevata nello scambio server/client, sia per il mondo autenticato ma anche per tutto quello che riguarda LDAP.

Azure Arc Integration

Con il Cumulative Update 11-2023 di Windows Server 2022 è arrivato un nuovo modo per integrare Azure Arc con il sistema operativo ed ovviamente lo stesso principio è stato applicato alla nuova release.

Il perchè di questa scelta, è legato al fatto che Microsoft sta cercando di spingere i propri utenti ad implementare Arc per estendere il proprio datacenter in cloud, sfruttandone le potenziali proposte come la gestione remota, il patch-management e la gestione della governance.

Chiaramente, in un ambiente multi-server è consigliato fare il deployment tramite strumenti appositi, ma quando il server è singolo, o magari in workgroup, questa procedura risulta più facile dello script proposto oggi da Azure Arc. Inoltre, la presenza dell’icona ci aiuta a capire se il servizio è in funzione e collegato correttamente.

Hyper-V

Windows Server 2025 non è solo una novità di funzionalità, ma è anche un ritorno al passato per Microsoft. Tornando indietro di 4 anni, durante il rilascio di Azure Stack HCI fu definito il fatto che Windows Server non avrebbe più avuto le stesse possibilità della piattaforma di iperconvergenza sul fronte virtualizzazione. Ma il tempo è sempre utile per ripensare agli errori ed ecco che la 2025 si riallinea con quello che dovrebbe avere la 24H2 di Azure Stack HCI. Tra le novità, troveremo:

  • Dynamic Processor Compatibility
  • Generation 2 by default
  • 90% more IOPS on NVMe SSDs
  • NVMe over Fabric (NVMe-oF) support
  • Storage Replica 3x performance improvement
  • Thin Provisioned storage
  • Stretched Clustering support for Storage Spaces Direct (S2D)
  • Certificate-based VM Live migration for AD-less cluster
  • Cluster Aware Updating enhancements to make it more resilient
  • GPU-P support for Hyper-V including support for Live Migration
  • NetworkATC support
  • ReFS native deduplication and compression, optimized for hot-data such as virtual machines

La parificazione di feature potrebbe creare qualche dubbio ai clienti, ma la verità è che Microsoft vuole continuare a supportare la modalità HCI anche disconnessa da Internet ma è chiaro che Azure Stack HCI ha un ciclo di rilascio annuale e quindi la 25H2 sarà già più “avanzata” di Windows Server 2025 – inoltre, la SKU puramente dedicata all’iperconvergenza avrà sempre una serie di funzioni che non saranno disponibili in Windows Server.

Storage e SMB

Tantissime le novità sul fronte storage e SMB, dove la fa da padrona la presenza di SMB over QUIC presente nativamente, con l’aggiunta di una novità importante, ovvero la possibilità di cambiare la porta di pubblicazione per la parte UDP (di default 443). Questa tecnologia era proprietaria di Microsoft Azure ed Azure Stack HCI, ma ora viene resa disponibile per tutti!

Chi ancora non conosce SMB over QUIC, si tratta di una tecnologia che ha l’obiettivo di esporre il file server tramite protocollo QUIC, ovvero TLS 1.3 over UDP 443, andando ad eliminare la necessità della VPN. Per chi volesse approfondire la cosa, vi rimandiamo ad un nostro articolo – Windows Server 2022: come configurare SMB over QUIC.

Tra le altre novità, ci sono migliorie sulla parte di firewall, ora migliorata per la parte SMB, l’encryption del traffico SMB, la possibilità di cambiare le porte di esposizione e molto altro ancora. Ecco una serie di link utili proposti dal team:

Hot-Patching

Anche questa tecnologia è sempre stata proprietaria di Microsoft Azure ed Azure Stack HCI, che consiste nel poter aggiornare i propri server a caldo e senza dover riavviare. Per chi volesse approfondire la cosa, vi rimandiamo ad un nostro articolo – Azure Stack HCI: implementare HotPatch sulle VM Guest.

Flighting for Server

Come per Windows 10/11, Microsoft porta la possibilità di fare un rolling update sui propri server attraverso la funzione Flighting for Server. Per adesso l’obiettivo è quello di aggiornare la preview ad ogni nuova uscita, per evitare la reinstallazione, ma non è detto che in futuro ci sia un nuovo modo per aggiornare la parte OS.

Subscription Mode

Tema trattato internamente da marzo 2023 e che ora sta diventando realtà, ovvero la possibilità di poter acquistare la licenza di Windows Server in modalità Pay-as-you-go, spostando il costo direttamente nella propria sottoscrizione Azure. Quando questa scelta è vincente? Sui progetti corti o limitati nel tempo, in cui non si vuole acquistare una licenza che potrebbe essere non riutilizzata facilmente.

Conclusioni

Windows Server 2025 è sicuramente portatore di grandi novità sotto diversi fronti e già oggi può essere provato per tutti coloro che vogliono farlo, grazie al programma Windows Server Insider da cui potete scaricare la ISO o il file VHDX. Per maggiori informazioni, potete fare riferimento al seguente link – Download Windows Server Insider Preview (microsoft.com)