Zen Load Balancer: Installazione del Prodotto

Uno dei (tanti) benefici della virtualizzazione consiste nell’aver portato la disponibilità di più sistemi anche nelle piccole realtà. Questo a sua vola ci permette di implementare sistemi in alta affidabilità anche in questi ambienti. Di conseguenza sempre più spesso ci serve (anche nei Lab) la possibilità di bilanciare il carico tra due server (ad esempio… Exchange).

I bilanciatori fino a poco tempo fa erano dispositivi costosi e complicati, tipicamente appannaggio di poche realtà Enterprise. Nel tempo si sono affacciate sul mercato realtà che, basandosi su sistemi Open Source, mettono a disposizione bilanciatori software a basso costo, o in alcuni casi a costo zero, seppur senza supporto.

Uno di questi sistemi è Zen Load Balancer. Disponibile come appliance fisica e virtuale ma, soprattutto disponibile in una versione Community, gratuita, Full Featured e ben documentata!

Scaricata la ISO dal sito possiamo installarla su un sistema fisico o come macchina virtuale nel nostro ambiente di virtualizzazione preferito.

È un bilanciatore relativamente semplice, ma ricco di funzionalità e ora che alcuni programmi (ad esempio… di nuovo Exchange) richiedono un semplice bilanciatore L4… perché non buttargli un occhio?

Richieste Hardware

Dunque… in pratica basta che si accenda! 😉 La versione Community è a 32 bit, quindi ci basta veramente quasi qualunque cosa (soprattutto per ambienti di Lab o di Test)!

Unica accortezza, se possibile, è quella di avere una scheda di rete dedicata al solo management. Comunque è possibile anche partire con una singola scheda ed aggiungerne altre quando servono.

Installazione

Una volta scaricata la ISO della Community Edition, in pratica ci troviamo difronte a una classica installazione di una Debian. Semplicemente al boot splash scegliamo Install e proseguiamo, figura 1.

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Figura 1 – Installazione Zen Load

L’installazione continua chiedendo la lingua che vogliamo usare per l’installazione.

NB: selezionare Italian, altrimenti possiamo selezionare solo i diversi fusi orari americani. Comunque l’interfaccia che avremo dopo è sempre in Inglese.

Proseguiamo impostando le seguenti voci:

  • Scegliendo il paese (e di conseguenza il fuso orario) corretto
  • Il layout di tastiera che andremo ad utilizzare
  • La configurazione della rete scegliendo la scheda che utilizzeremo per il management, andando ad impostare i parametri di rete (Indirizzo IP, Subnet Mask, Default Gateway)
  • Il nome della macchina e il nome del dominio
  • La password per l’account root

Dopo la sicurezza si passa alla configurazione dello Storage. In particolare ci viene chiesto il disco da utilizzare, se vogliamo o meno utilizzare “l’autopartizionamento” e il tipo di layout che vogliamo avere a livello di partizioni. Piccolo consiglio… se non siamo sicuri… facciamo fare a lui, come mostra la figura 2.

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Figura 2 – Auto Configurazione Disco

Dopo le varie domande, il sistema ci propone lo schema di partizionamento, che chiede conferma sulla formattazione delle partizioni e chiede espressamente se deve procedere con la scrittura su disco. Terminata l’installazione passiamo alla configurazione.

Configurazione di Base
Prima di partire con la configurazione ci tocca un po’ di terminologia. Molti di questi termini sono comuni a tutti i bilanciatori, quindi magari li conoscerete già.

La prima keyword è la Farm, cioè un insieme di server che propongono lo stesso servizio (ad esempio dei server web) attraverso un singolo entry point (definibile come coppia IP e porta, solo IP o scheda fisica). Il servizio esposto viene chiamato Virtual Service.  Scopo della Farm è quello di garantire un singolo punto di accesso al Virtual Service, che risulti trasparente ai client. Inoltre deve garantire la persistenza della sessione e, se richieste, implementare le policy eventualmente applicate al traffico verso i server effettivi o Backend.

Un Backend è un server che eroga il servizio pubblicato della farm, e processa effettivamente le richieste dei client. Un Backend è identificato da un Real IP, cioè da un indirizzo IP associato a una sua interfaccia di rete, in contrapposizione al Virtual IP, cioè all’indirizzo IP associato alla Farm.

La configurazione minima è veramente molto semplice:

  • Logon via Web
  • Creazione della Farm e assegnazione del Virtual IP
  • Assegnazione dei Backend con i loro Real IP

Quindi come primo passo in un browser lanciamo l’indirizzo https://IndirizzoIP:444 – figura 3.

Le credenziali per il primo accesso sono:

  • Username admin
  • Password admin

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Figura 3 – Web Console

Dal menù scegliamo in alto a sinistra la voce Manage quindi Farms. Assegniamo un nome alla Farm, figura 4, e… proviamo con Save & Continue.

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Figura 4 – Impostazione Nome Farm

Il passo successivo, figura 5, chi chiede di scegliere un Virtual IP (VIP), oppure di aggiungere una new VIP interface.

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Figura 5 – Impostazione VIP

Visto che abbiamo due NIC scegliamo questa seconda strategia e procediamo andando ad aggiungere una nuova interfaccia, in modo da lasciare la prima solo ed esclusivamente per il management.

Scegliamo quindi il secondo bottone delle Action in corrispondenza della scheda di rete non usata (comparirà il popup edit network interface) – figura 6.

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Figura 6 – Impostazione Scheda Rete

Aggiungiamo ora i soliti parametri di rete (IP, Subnet Mask e Default Gateway) quindi procediamo con Save & Up! Se abbiamo fatto tutto bene, il sistema conferma e vediamo una nuova interfaccia nella Table Interface.

NB: se abbiamo più interfacce ci conviene andare preventivamente nel menù Settings quindi nella voce Interfaces prima di andare a creare le Farms.

Riprendiamo la creazione della Farm andando nuovamente nel menù Manage quindi Farms.

Assegniamo il nome alla Farm e proseguiamo con il Save & Continue. Ora possiamo scegliere dal menù a tendina Virtual IP la nuova interfaccia appena creata.

Dopo averla selezionata andiamo a impostare in Virtual Port(s) la porta su cui il Virtual Service deve ascoltare, che nel nostro caso è la 80. Un colpo di Save e la nostra Farm comparirà nella Farms table – figura 7.

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Figura 7 – Farms Table

Clicchiamo sul secondo bottone delle Actions (compare il popup Edit the NOME Farm) e andiamo nella configurazione della Farm, scorriamo la pagina fino in fondo e arriviamo alla tabella Edit real IP servers configuration dove andremo ad aggiungere i nostri server da bilanciare, come mostra la figura 8.

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Figura 8 – Elenco Server da Bilanciare

Aggiungiamo entrambe i web server e quindi scegliamo il bottone Return to all Farms.

Proviamo ad aprire una sessione diretta all’indirizzo IP del bilanciato e se tutto sarà corretto, il risultato dovrà essere come quello della figura 9.

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Figura 9 – Sito Bilanciato

Ora potete iniziare a configurare gli altri servizi! Buon bilanciamento!!!