Veeam Endpoint Backup: Conversione da Fisico a Virtuale

Di Veeam Endpoint Backup si è parlato in lungo e largo e quindi c’è poco da aggiungere in merito al prodotto. Durante la sua prima uscita, feci un webinar per presentarne le potenzialità e subito avevo portato all’attenzione degli utenti la possibilità di utilizzare Endpoint come mezzo per convertire le macchine da fisiche a virtuali in modo facile.

Quello che vedremo in questo articolo è proprio come effettuare la conversione di un client da fisico a virtuale. Ovviamente lo scenario può essere riportato anche in ambito server, partendo da presupposto che le eventuali applicazioni installate supportino la virtualizzazione e soprattutto una conversione di hardware.

La prima cosa da fare è creare un piano di backup all’interno del client, tramite Endpoint Backup, usando come target disk una share di rete oppure il repository Veeam Backup & Replication, figura 1; non uso un disco USB solo perché non potrei agganciarlo alla macchina virtuale di restore.

2016_04_23_Endpoint_01Figura 1 – Creazione Backup

L’altro passo da fare è la creazione del Recovery Media che serve per far sì che sia possibile ripristinare i dati. Il file ISO è universale per qualsiasi macchina Windows, anche se il nome assegnato è quello della macchina da cui viene lanciato.

Ripristino su Virtual Machine

Create una nuova macchina virtuale e montate la ISO del Recovery Media; una volta partita si presenterà la schermata come mostra la figura 2.

2016_04_23_Endpoint_02Figura 2 – Veeam Endpoint Recovery

Scegliete Bare Metal Recovery e proseguite con il wizard, scegliendo come source path la rete, figura 3. Ricordate che la macchina non è in dominio, quindi dovrete specificare un set di credenziali valide per poter effettuare lo scan della rete.

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Figura 3 – Network Storage

Una volta individuati i backup, figura 4, sarà possibile scegliere quello della vostra macchina da ripristinare con anche il relativo Restore Point.

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Figura 4 – Backup

L’ultimo passo è quello della selezione del tipo di restore da effettuare, figura 5, che può variare a seconda di quello che dovete ripristinare. In uno scenario P2V potrebbe essere necessario usare la Manual Restore perché non tutti i dischi vengono rilevati e questo significa dover creare manualmente alcune partizioni dove allocare i vari pezzi. Aspetto molto importante è la possibilità di ripristinare il disco di sistema in uno spazio più piccolo rispetto a quello inizialmente avuto (nel mio caso sto restorando una macchina con un disco da 256GB dentro una VM da 200GB).

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Figura 5 – Restore Mode

Conclusa questa operazione sarà possibile avviare il restore, figura 6, che impiegherà più o meno tempo, dipende dalle performance della rete e dall’infrastruttura su cui state ripristinando l’immagine.

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Figura 6 – Ripristino Computer

Una volta conclusa l’operazione di ripristino, sarà possibile utilizzare la vostra macchina virtuale nello stesso modo in cui l’avevate lasciata quando era fisica.

Veeam Endpoint Backup si dimostra un prodotto capace di proteggere i client, ed i server, ma anche di poter aiutare gli IT Admin a convertire i computer da fisici a virtuali in pochi passaggi.