Nella giornata di oggi è stata annunciata la nuova versione di Windows Server 2019, build 1809, che sarà rilasciato sul mercato durante la seconda parte del 2018 (probabilmente in ottobre, dopo Microsoft Ignite). L’obiettivo di Microsoft è quello di consolidare il proprio sistema operativo server, andando a lavorare su alcuni punti critici come Hybrid, Security, Application Platform, e Hyper-Converged Infrastructure. Ovviamente la piattaforma strizza l’occhio ad Azure e quindi alcune delle feature che saranno implementate, saranno volte a supportare le esigenze della piattaforma cloud dell’azienda di Redmond.
La nuova build verrà classificata come LTSC (Long Term Servicing Channel), ovvero la major release che avrà un supporto di 5+5 anni; questa build inoltre è quella acquistabile tramite i canali OEM/Retail. Ricordiamo che la Semi-Annual Channel è invece supportata per 18 mesi ed è disponibile solo per coloro che hanno una Software Assurance e che hanno necessità di aggiornare le piattaforme molto frequentemente.
Hybrid
Dal punto di vista della parte ibrida, l’obiettivo è rendere il sistema operativo sempre più integrato con il mondo cloud e con i servizi ad essi annessi. Project Honolulu sarà parte integrante di questo percorso, grazie al rilascio di estensioni capaci di gestire alcuni servizi cloud come Azure Backup ed Azure File Sync. Honolulu dovrebbe essere rilasciato in GA durante il mese di aprile ma per l’arrivo della 1809 sarà rilasciata una nuova versione, totalmente compatibile con le nuove funzionalità introdotte.
Sicurezza
Non potevano mancare novità sulla sicurezza, dove la maggiore novità sarà quella della possibilità di integrare Windows Defender Advanced Threat Protection. Le altre novità riguardano il supporto alle Shielded Virtual Machine anche in ambito Linux e le Encrypted Networks, per permetteranno di proteggere la comunicazione tra server in modo avanzato.
Application
Docker è entrato a far parte del mondo Microsoft con il rilascio di Windows Server 2016 e grazie alle due Semi-Annual Channel rilasciate (1709 e 1803), il sistema operativo ha reso sempre più completo ed affidabile l’utilizzo del motore container. Con Windows Server 2019, l’obiettivo è quello di consolidare questa cosa e di portare ad avere i container Linux totalmente eseguibili all’interno di Windows Server, grazie all’integrazione nativa del Windows Subsystem for Linux.
Non mancherà il supporto a Kubernetes, già rilasciato in preview per le versioni client, che si affiancherà a Docker Swarm per orchestrare al meglio ambienti complessi.
Hyper-Converged Infrastructure
Continuano gli investimenti sul versante HCI e con la prossima versione di Windows Server, vedremo diverse novità interessanti su diversi fronti; una di queste sarà il Cluster Sets, un nuovo modo per gestire gruppi di cluster per condividere risorse ed aumentare la disponibilità dei workload. Questa feature è già testabile oggi con la preview disponibile.
Licensing
La notizia del nuovo sistema operativo è seguita da alcune news relative alla parte licensing, dove pare che il prezzo delle CAL possa essere rivisto verso l’alto. Non dovrebbe invece cambiare il modello introdotto in Windows Server 2016, ovvero quello basato sui Core.
In Arrivo la 1803
Per coloro che hanno una Software Assurance, è in arrivo una nuova build classificata come 1803 che introdurrà novità prettamente legate al mondo Docker, come il supporto ai container Linux in Windows, e la reintroduzione del supporto a Storage Space Direct (S2D), rimossa con la 1709. La build 1809, sarà rilasciata anche la Semi-Annual Channel e non è chiaro se saranno presenti più feature rispetto alla versione LTSC.
System Center 2019
Contestualmente alla notizia di Windows Server 2019, è stato annunciato il prossimo rilascio di System Center 2019 che ovviamente supporterà la nuova piattaforma dal giorno 1.
Get Started
Windows Server 2019 Preview è da oggi disponibile e potrete provarlo nei vostri ambienti di test. Per poter accedere, dovrete registrarvi a questo link: https://insider.windows.com/en-us/for-business-getting-started-server/