Windows Admin Center v.Next

Windows Admin Center vNext

Tra le tante novità annunciate a Microsoft Ignite, relative a Windows Admin Center, c’è il rilascio della vNext della piattaforma di gestione server e client. Il perchè dietro a questa scelta è molto semplice e risale al momento del rilascio di WAC nel lontano 2018. Il prodotto è nato per essere l’evoluzione del Server Manager e per andare a far evolvere due tool molto obsoleti come il Failover Cluster Manager e Hyper-V Manager.

Con il tempo, però, Microsoft si è resa conto che WAC poteva diventare il fulcro di tanti altri prodotti e dell’integrazione con Azure. Ecco quindi arrivare soluzioni in esclusiva, come System Insights e Storage Migration Services che sono disponibili solo in Windows Admin Center.

Il tempo passa ed arriva l’integrazione con Microsoft Azure, per attivare in pochi click soluzioni come Azure File Sync, Azure Backup, Azure Arc e molto altro ancora.

Nel 2020 arriva Azure Stack HCI e Windows Admin Center ne è il punto cardine per la creazione e per la gestione della piattaforma di iperconvergenza targata Microsoft.

Cambia tutto ma non cambia il prodotto dietro le quinte, che inizia a risultare lento ad avviarsi, lento ad aprire le connessioni verso gli oggetti ed a fornire dei risultati rapidi. Il team di prodotto questa cosa la sa ed avvia un processo di ottimizzazione che vede un primo passo con l’arrivo della build 2311, che porta un miglioramento delle performance fino al 50% grazie all’utilizzo di Angular 15, eppure il problema rimane.

Windows Admin Center v2

Ecco spiegato il motivo del nuovo gateway che introduce, almeno per ora, 4 grandi novità:

  • Upgrade from .NET 4.6.2 to .NET Core
  • Updated installer
  • Multi-process, micro-service based architecture
  • Kestrel HTTP web server HTTP/2

Non serve molto a capire che queste novità portano grandi benefici in termini di performance e di funzionamento fronte back-end. Il passaggio a .NET Core e l’uso di un’architettura a micro servizi fa sì che si possano eseguire più task nello stesso momento e che si possa scalare in modo orizzontale un solo blocco. L’uso di HTTP/2 migliora le performance di risposta e quindi si ottengono tempi di esecuzione più rapidi.

Insomma, carrozzeria invariata ma nuovo telaio e motore.

Installazione e Configurazione

L’installazione del prodotto, attualmente in Preview, è leggermente diverso dal passato ma quello che cambia realmente è la gestione di come viene pubblicato il servizio di WAC – ora si possono cambiare le porte interne ed esterne, piuttosto che decidere come interagire a livello di sicurezza.

Anche la pagina di autenticazione cambia, per renderla più chiara rispetto alla vecchia autenticazione Windows.

Non cambia per ora l’interfaccia grafica, che già con la 2311 ha visto un miglioramento, bensì cambiano le performance che ora sono più in linea con le aspettative degli utenti.

Trattandosi di una preview, ci sono delle limitazioni che sono per lo più legate alle estensioni. Sono difatti supportate solo quelle realizzate da Microsoft e non tutte, o meglio non quelle extra come Active Directory, DHCP o DNS.

Dove non ci sono ancora dei miglioramenti, è sulla parte di gestione virtualizzazione, nel senso che WAC necessiterebbe di un agent per fargli fare un salto di performance e per evitare un continuo refresh delle macchine virtuali presenti negli host. Non ci sono molte notizie in tal senso ma non è escluso che Azure Arc possa diventare un elemento chiave, dato che è parte integrante del progetto Azure Stack HCI.

Windows Admin Center vNext è utilizzabile side-by-side con la versione standard ma è consigliato farlo girare in una VM dedicata per evitare problemi con l’ambiente di produzione.

Get Started

Per poter scaricare la preview, è necessario essere registrati al programma Insider, disponibile al seguente link – Download Windows Server Insider Preview (microsoft.com)