Primavera di trasformazioni in casa Docker, Solomon Hykes lascia l’azienda. Dopo il periodo sabbatico preso all’inizio di quest’anno da Jerome Petazzoni per curare burnout e depressione, anche Solomon Hykes lascia l’azienda che ha rivoluzionato il modo di concepire l’infrastruttura nell’ICT.
A differenza di Jerome, Solomon saluta la sua creatura per poter aprire un nuovo capitolo di crescita personale, per dedicare tempo alla famiglia e mettere la propria esperienza al servizio di brillanti imprenditori per battere nuovi sentieri e intraprendere nuove sfide.
In questo post di commiato pubblicato nel Docker Blog martedì scorso, Solomon: ripercorre la decade iniziata con la nascita di Dotcloud, la successiva evoluzione in Docker Inc, descrive la strategia aziendale per il 2018 e la necessità per l’azienda di un CTO con maggiore esperienza sulle infrastrutture Enterprise per meglio supportare i clienti nel prossimo salto evolutivo innescato dall’uso massivo dei containers.
Il post si chiude con il suo impegno a trovare un nuovo CTO, rimanere come mentore ed azionista per Docker Inc. e con un doveroso e commosso ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al successo di Docker.
L’impatto che questo annuncio avrà nell’evoluzione dell’azienda e della tecnologia Docker?
E mia opinione che i risultati maggiori li vedremo sulla capacità aziendale nel consolidare e far crescere il numero di clienti, mentre: i vantaggi riscontrati, i tool e i player coinvolti nella standardizzazione dei container proteggono la tecnologia da repentini abbandoni di massa.
Il Re è morto, Viva il Re penso sia un degno saluto per qualcuno che si rifiuta di appoggiarsi sugli allori del successo e decide di rimettersi in discussione, lasciando libera la propria creatura d’imboccare nuove strade. Il Re è morto, Solomon, Viva il Re.