Avvicinare le funzionalità di Microsoft Intune a quelle di System Center Configuration Manager è una delle missioni che il team di prodotto sta portando avanti da diverso tempo. Durante lo scorso Ignite è stato annunciato il rilascio di una nuova funzionalità che consente di distribuire applicazioni Win32 in modo più semplice rispetto al passato.
Fino ad oggi, l’unico modo consentito era quello di utilizzare uno script in PowerShell tramite il quale fare deployment di applicazioni di vario genere. Il sistema si può definire assolutamente funzionante anche se un po’ scomodo, perché richiede la creazione di un po’ di codice ed il posizionamento del file di setup in un repository centralizzato (es. Azure Blob).
In questo articolo vedremo come configurare un’applicazione per andare a distribuirla direttamente da Microsoft Intune.
Building
Il primo passo è la conversione dell’applicazione dal formato .msi/.exe in un’estensione conosciuta ad Intune e per fare questo è necessario scaricare il tool di conversione disponibile a questo link: https://github.com/Microsoft/Intune-Win32-App-Packaging-Tool
Una volta fatto sarà possibile eseguire l’operazione di trasformazione, usando la seguente sintassi: .\IntuneWinAppUtil.exe -c “C:\Users\Oem\Downloads\7Zip\” -s “C:\Users\Oem \Downloads\7Zip\7z1805.msi” -o “C:\Users\ Oem \Downloads\7Zip\”
I parametri accettati sono i seguenti:
- -c – cartella contenente i sorgenti di setup
- -s – nome del file di setup
- -o – cartella dove generare il file .intunewin
Se tutto andrà eseguito nel modo corretto, avrete un output simile a quello della figura 1.
Figura 1 – Conversione Setup
NB: Assicuratevi di creare una cartella ad hoc per ogni setup sorgente che volete generare, questo per evitare file grandi, rallentamenti o errori. La cartella di output, invece, può essere unica.
Deployment
Conclusa la parte di conversione, sarà possibile creare un nuovo deployment applicativo all’interno di Intune, scegliendo la voce Windows App (Win32), come mostra la figura 2.
Figura 2 – Nuovo Deployment
Selezione il file appena convertito – figura 3.
Figura 3 – Source File
Nell’area App Information, figura 4, sarà possibile visualizzare le impostazioni relative all’installazione e disinstallazione del pacchetto. Verificate sempre che la sintassi sia scritta correttamente, perché alcuni software potrebbero non mostrare il comando corretto in fase di importazione.
Figura 4 – Comandi Setup
Selezionate i requisiti minimi di sistema (es. la build di Windows e l’architettura) e passate all’interno della sezione di Detection Rule, figura 5, dove andare ad impostare il rilevamento della presenza del software; questa operazione evita che il file di setup venga scaricato in locale. È possibile essere più o meno dettagliati, scegliendo il rilevamento solo del codice MSI oppure se verificare una specifica versione installata.
Figura 5 – Detection Rule
Concludete il wizard e scegliete il target di destinazione del software. Ricordate che il tempo di upload varia a seconda della vostra connessione Internet ma anche dalla dimensione del file che caricate. Fino a quando non sarà concluso il task, non sarà possibile scegliere il target di deploy.
In caso il software sia impostato come Available, sarà possibile visionarlo all’interno del Company Portal, così inizia a diventare più simile alla sua controparte Software Center di SCCM.
Figura 6 – Company Portal
Anche se l’utente non ha i permessi di local admin, il software verrà installato ugualmente, andando a smarcare un altro dei problemi che affliggono le aziende che hanno utenti in mobilità. Ancora una volta, le dimensioni del pacchetto e la banda Internet determinano il tempo di esecuzione del task di installazione che, una volta finito, mostrerà il software all’interno dello start menù ed un aggiornamento stato dentro il Company Portal – figura 7.
Figura 7 – Software Installato
Conclusioni
Il nuovo metodo semplifica di gran lunga le operazioni di distribuzione software e rende Intune unico punto di contatto, anche grazie all’utilizzo del Company Portal. È molto importante utilizzare i log presenti nella cartella C:\ProgramData\Microsoft\IntuneManagementExtension\Logs, in quanto alcuni software potrebbero avere sintassi mancanti o Exit Code non validi. In tal caso è necessario effettuare degli aggiustamenti all’interno del deployment di Intune, senza andare a toccare il file sorgente.